Video marketing: 5 domande da porsi prima di realizzare una video infografica

Cos’è un “video explainer”? Tradotta letteralmente questa espressione significa “video spiegazione”, una risorsa che serve per aiutare a spiegare qualcosa: come funziona un servizio o un prodotto, cosa è successo in un dato momento, una teoria scientifica o molto altro.


I video realizzati con lo scopo di spiegare un concetto in passato sono stati realizzati spesso con delle tecniche di animazione, al punto di arrivare a far spesso coincidere le due cose.


In italiano, in assenza di termini specifici, abbiamo iniziato a chiamare queste video spiegazioni animate “video infografiche”, un’espressione tecnicamente non del tutto appropriata ma ormai entrata nella consuetudine. Sempre restando nella tipicità, la durata di questi video è solitamente molto breve, tra i 30 e 90 secondi: sono usati spesso nella pagina iniziale di un sito web, soprattutto da parte di startup innovative che devono far capire come “funziona” il proprio servizio.

Un esempio? Giochiamo in casa: Polipy!




Questa risorsa è molto interessante per diversi motivi:


  • - Si tratta di video, un formato che va per la maggiore: l’82% del traffico internet sarà video entro il 2021, secondo una - ormai famosa - stima di Cisco.

- Questo formato è perfetto per i flussi personali di social network come Facebook e Instagram, dove per scelta di chi gestisce la piattaforma i post video vengono preferiti rispetto ad altri tipi di post.

- Come abbiamo appena visto nella pagina iniziale di Polipy, può essere utilizzato per aiutare  chi visita un sito a comprendere subito con cosa si ha a che fare.

- Inoltre, è adatto per rompere il ghiaccio durante una presentazione commerciale: bastano pochi secondi di attenzione per comunicare moltissime nozioni all’interlocutore in una modalità di facile comprensione.

Visto che stiamo parlando dei vantaggi delle video infografiche, perché non farlo proprio con un video di questo tipo? Eccolo!

Interessante? Diamo uno sguardo al “dietro le quinte” di questa risorsa.

La realizzazione di una video infografica animata di un minuto può richiedere diverse settimane di impegno e il contributo di più professionisti impegnati nelle diverse attività utili per arrivare al risultato finale: dallo sviluppo dello storyboard fino alla sonorizzazione e al montaggio finale, con in mezzo lo sviluppo di tutti gli elementi, la loro animazione, eventuali voice over, etc. Realizzare questo tipo di risorse fa parte delle nostre attività di agenzia di servizi internet.


1) Quando un cliente ci chiede di realizzarne una, la prima domanda che ci poniamo insieme al nostro interlocutore è: questa risorsa è lo strumento giusto per il risultato che vogliamo ottenere?

Realizzare una video infografica di qualità ha un certo costo (l’ordine è quello delle migliaia di Euro, tante o poche dipende da numerosi fattori): prima di fare questo investimento è bene chiedersi se è lo strumento più adeguato nel rapporto costi / benefici, tra i tanti che si possono scegliere.


2) Le domande poi continuano: c’è il tempo a disposizione per realizzare una risorsa di qualità?

La realizzazione di una video infografica di circa 60 secondi richiede tipicamente 3 o 4 settimane: è importante capire se questo lasso di tempo è compatibile con le proprie esigenze di business.


3) Abbiamo individuato i nostri interlocutori? A chi si rivolge la nostra risorsa? Abbiamo individuato uno o più archetipi dei nostri destinatari ideali (le c.d. “buyer personas”, utilizzando un’espressione in uso da parte di chi si occupa di inbound marketing


4) Abbiamo ben chiari i problemi che i nostri interlocutori devono affrontare e come noi possiamo aiutarli a farlo?


Tutti affrontiamo dei problemi: magari noi siamo dei maghi del forno, ma molti si trovano in difficoltà ad usarlo al meglio. Per risolvere questo problema, un’azienda come Miele propone un forno innovativo che usa onde elettromagnetiche ed è in grado di riconoscere in autonomia, senza sonde, quando il cibo è cotto. Miele ha risolto il problema della cottura perfetta del cibo in forno (nota a latere: per chi può permettersi di spendere più di 8.000 euro per comprare un forno con questa tecnologia). In un caso come questo, un video animato di 30 o 60 secondi può aiutare a comprendere il funzionamento della tecnologia e, ad esempio, rassicurare il potenziale acquirente sulla sicurezza del procedimento.

Quale problema risolviamo con il nostro prodotto o servizio? La nostra proposta è immediatamente comprensibile o è utile spiegarla all’interlocutore?


5) Infine, è bene chiedersi: come pensiamo di integrare questa risorsa nella nostra strategia di comunicazione?  In quali contesti prevediamo di utilizzare la nostra risorsa? Verrà fatta girare su di un monitor nel contesto di una fiera? Utilizzata da dei commerciali durante delle presentazioni? Pubblicata sull’home page del nostro sito? Verrà pubblicata anche su YouTube e Facebook? Intendiamo promuoverla con dei budget pubblicitari? A seconda degli utilizzi previsti si possono fare scelte tecniche diverse, utili a massimizzare il risultato nel contesto specifico, e se l’uso è più di uno si dovranno trovare i giusti compromessi per far sì che la risorsa realizzata sia il più possibile efficace nei diversi contesti.


Affrontate queste domande (e altre simili), se avremo individuato questa risorsa come adeguata per i nostri scopi, potremo iniziare con la realizzazione vera e propria: sceglieremo la tecnica narrativa, il trattamento grafico e tutti gli altri elementi che ci porteranno a realizzare una risorsa davvero utile per la nostra impresa!