Che gli accessi in rete avvengano sempre di più da dispositivi mobili è ormai un fatto consolidato. La percentuale è in continua crescita (al 75% nel 2017) e, anche approssimando per difetto, si può dire che quasi i tre quarti degli utenti si connettano dal proprio smartphone o tablet. Diventa imperativo rendere l’informazione e la comunicazione relativi al proprio prodotto o servizio non solo accessibili da display touchscreen di piccole dimensioni ma anche ottimizzarli per una esperienza di navigazione più vicina possibile ai gesti con cui si governano questi dispositivi.
Rispetto ai siti aziendali per le PMI la situazione può essere sommariamente ridotta a tre situazioni:
- un sito non accessibile da mobile,ovvero costruito con tecnologie non compatibili o non adattabili a piccole dimensioni,
- un sito responsivo, che adatta gli elementi alle dimensioni dei piccoli display,
- un sito adattivo, che adatta non solo le dimensioni ma anche disposizione e dinamica di navigazione.
Inutile dire che dei tre casi il primo è fortemente penalizzato sia dagli utenti, di cui perde potenzialmente i tre quarti del traffico, sia dai motori di ricerca i cui algoritmi penalizzano drasticamente i siti non accessibili da dispositivi mobili.
Il secondo caso è adatto a siti a bassa complessità , in cui gli elementi sono pochi e l’interazione ridotta al minimo, come ad esempio un blog, anche se comunque penalizzati da una navigazione non proprio ottimale per il dispositivo specifico.
Il terzo caso rappresenta la condizione privilegiata in cui gli utenti non solo fruiscono delle informazioni ma possono agire attivamente con operazioni anche complesse come un acquisto e-commerce. Parlando di PMI è dunque ancora più importante che il sito sia adattivo visto che, per la maggior parte dei casi, l’esigenza del sito può essere quella di convertire un contatto in una registrazione o, ancora meglio, in una vendita.
Le statistiche sono ancora più interessanti nel caso degli e-commerce che registrano una rapidissima conversione dei siti, o la nascita di mobile site dedicati, verso gli utenti che accedono in mobilità : ormai oltre la metà degli acquisti e-commerce (già dal 2016, secondo Criteo) avviene da smartphone o tablet.
Ecco perché la progettazione della user experience e della conseguente user interface inizia sempre più spesso dalle dinamiche touch, con gli spazi necessari all’uso delle dita in display piccoli e con una sempre più elevata interazione con le gesture tipiche del mobile come lo scroll o lo swipe. Gli esempi più avanzati propongono anche gesture per i singoli elementi in cui uno swipe rivela sottomenu o altre azioni. In questo modo l’esperienza acquisita per la gestione di uno smartphone costituisce la base progettuale per l’interazione anche con il sito che visualizza diventando così intuitivo e appagante per chiunque abbia un telefono in tasca.
Alla luce di queste analisi diventa evidente quanto sia importante, se non indispensabile, pensare alla presenza in rete del sito aziendale di una PMI in ottica mobile semplicemente perché l’alternativa è destinata a un crollo delle visite, delle vendite e della propria visibilità in rete.