Riganera, creatività, strategie e strumenti per far crescere la vostra marca sana e forte

Riganera è un’agenzia di comunicazione le cui radici affondano nella grafica editoriale degli anni ’90 e i rami si protendono verso l’interaction design contemporaneo. La sua storia è quella di molte altre che, intuite le potenzialità del digitale, hanno trovato modo di impiegare le loro capacità creative in un nuovo orizzonte. Da circa 5 anni è diventata parte del gruppo Softfobia per cui cura la creatività di tutti i progetti di interaction design a livello nazionale ed estero. Grazie alla forza del gruppo Softfobia, uno dei riferimenti nazionali di brand come Mondadori, Disney, Erickson e molti altri, è cresciuta rapidamente nelle esperienze e nelle competenze diventano un riferimento completo per tutte le attività di comunicazione digitale e tradizionale.

Abbiamo fatto qualche domanda a Luca Melis, direttore creativo di Riganera e del gruppo Softfobia, per capire meglio cosa si celi dietro questo nome.

1. Cosa vuol dire “riganera”?

È l’inizio di tutto, ogni progetto nasce da una riga di matita su un foglio. È anche il modo più semplice per sottolineare una parola in mezzo ad altre, una metafora del nostro lavoro che porta attenzione verso la marca dei nostri clienti. E poi eravamo stanchi degli anglicismi, delle sigle e di acronimi impronunciabili.

2. Cosa offrite ai potenziali clienti?

Offriamo un’esperienza “old school”, una progettazione solida che viene dai tempi in cui si stampava sulla carta e non erano ammessi errori. Ogni idea nasce da un’analisi attenta e anche quando osiamo nell’advertising con messaggi più coraggiosi è sempre conseguenza di una strategia calcolata. Siamo diversi da molte altre agenzie perché, pur offrendo un supporto completo, non siamo tuttologi ma facciamo parte di un gruppo di aziende complementari costruite da Softfobia che, con lungimiranza, ha unito le competenze lasciando ogni autonomia. Così noi possiamo concentrarci sulla progettazione e avvalerci del supporto di altre aziende che si concentrano su strategie di posizionamento, sviluppo di soluzioni digitali, supporto al commercio elettronico, social media marketing, SEO, produzioni multimediali. Così condividiamo clienti, competenze ed esperienze che ci fanno crescere e migliorare molto più rapidamente delle agenzie tuttologhe.

Oggi possiamo offrire il supporto di circa cinquanta professionisti distribuiti fra gli uffici di Cagliari e Milano e, a breve, siamo in procinto di aprire una sede estera del gruppo.

3. Quali sono le cose che vi piacciono di più?

Le attività di progettazione e costruzione di una marca sono le più entusiasmanti. Partecipiamo della nascita e crescita di progetti che coinvolgono persone con passioni sempre diverse da cui imparare di tutto: vino, moda, biscotti, auto elettriche, giochi, hotel di lusso, supermercati. Così le nostre scrivanie si affollano con oggetti di tutti i tipi e un certo disordine fa proprio parte del nostro lavoro, nella mia scrivania non mancano mai un paio di bottiglie di vino anche se sono quasi astemio!

4. Quali sono le cose che vi riescono meglio?

Per il gruppo Softfobia abbiamo sviluppato delle applicazioni per insegnare la matematica ai bambini, volute da Erickson Libri per trasportare nel digitale il metodo di Camillo Bortolato. Un lavoro durato sei mesi che ha coinvolto molti di noi: abbiamo studiato le dinamiche di gioco, abbiamo disegnato i personaggi, li abbiamo animati, abbiamo sviluppato tutta la parte digitale con infiniti test. Infine abbiamo curato insieme al cliente e all’autore ogni dettaglio in modo che il bambino imparasse attraverso un’esperienza intuitiva e gratificante. Alla prima uscita siamo subito saliti in cima alla classifica dell’Apple Store nonostante il costo fosse superiore a quello di altre app concorrenti, una bella soddisfazione. E anche la dimostrazione che siamo stati un buon investimento!

5. Cosa ti aspetti da Polipy?

Qualche nuovo contatto per progetti stimolanti di branding o interaction design, qualcuno che ci faccia crescere ancora con qualche sfida.

Ora che avete conosciuto Riganera, e il gruppo Softfobia di cui fa parte, non resta che sfidarli con un progetto su Polipy!