Si è svolta la settimana scorsa, dal 12 al 16 giugno, a Milano la Social Media Week. “Language and the Machine (Algorithms and the Future of Communication)â€, è stato il tema che ha animato il coWorking Space Talent Garden, in via Calabiana. L’evento, organizzato da Business International-Fiera Milano Media e patrocinato dal Comune di Milano, ha visto susseguirsi panel di relatori, aziende e influencer provenienti dal mondo del web e del digital. E anche noi eravamo presenti.
Digital Dictionary, insieme a Sagam Spa, ha tenuto un intervento sul futuro dell’automotive, ponendo una particolare attenzione sulla figura del dealer automobilistico e sulle sfide poste dalla digital disruption. Dalla realtà virtuale in-store, passando per il branded car-sharing, le self-driving car e il mondo dell’IoT (Internet of Things): a guardare le innovazioni che il digitale sta portando nel mondo dell’automotive non si può che restare a bocca aperta.
L’auto a guida autonoma, ad esempio, è sicuramente il fiore all’occhiello della più recente ondata di innovazioni tecnologiche che hanno invaso il settore dell’automotive. Alcuni nomi: Tesla, Uber con una Ford Focus e Google con il progetto Waymo, che ha l’obiettivo di portare su strada entro un anno una flotta di taxi a guida semi autonoma.
Secondo una ricerca sulla sharing economy, commissionata a livello europeo da Ford, il 55% degli intervistati concederebbe ad altri l’utilizzo della propria auto a fronte di una commissione. In Italia la percentuale sale al 58%
Un altro argomento caldo, trattato durante l’intervento, è quello della mobilità condivisa: un tempo lasciare a qualcuno le chiavi della propria auto era ritenuto un gesto di estrema fiducia. Oggi, per molti, lasciare che uno sconosciuto occupi il sedile di guida su cui ci si siede quotidianamente è considerato totalmente accettabile. Secondo una ricerca sulla sharing economy, commissionata a livello europeo da Ford, il 55% degli intervistati concederebbe ad altri l’utilizzo della propria auto a fronte di una commissione. In Italia la percentuale sale al 58%. E quando si parla di mobilità condivisa, anche le grandi case automobilistiche si stanno buttando nella mischia dando vita a quello che viene definito “branded car-sharingâ€, ossia formule di mobilità condivisa promosse e proposte direttamente dai produttori di auto.
Un esempio su tutti: Audi at Home è il servizio di car-sharing premium lanciato dalla Casa di Ingolstadt a San Francisco e ad Hong Kong. L’offerta è rivolta ai residenti di due complessi residenziali di lusso delle due città , ma il piano è di raggiungere “le principali città †degli States in tempi piuttosto brevi. Dopo la registrazione al concierge della proprietà , gli inquilini (di età superiore ai 25 anni) possono prenotare una flotta di auto di fascia alta attraverso lo smartphone o sito web. L’elenco comprende S7, S5 Cabriolet, RS5 Cabriolet, SQ5, Q7 e TT Roadster, tutte in allestimento Prestige e gestite da un servizio clienti 24/7. Le tariffe, orarie o giornaliere, includono benzina, pulizia, assicurazione e chilometraggio senza limiti.
Durante l’incontro, inoltre, i presenti hanno anche avuto l’occasione di guardare un po’ più da vicino un esempio reale di brand positioning sui canali digitali. Digital Dictionary e Sagam Spa, unico concessionario Audi e Volkswagen sul territorio di Milano, lavorano insieme ormai da diverso tempo e hanno presentato i risultati di questa fruttuosa collaborazione, mostrando anche una sintesi della metodologia che ha permesso a Sagam Spa di crescere sui canali digitali.